Siamo sulla stessa nave con cui Ulisse si credeva invincibile, ma sovraffollata, che a volte imbarca troppa acqua e si appesantisce. Non si ferma neanche davanti alle onde della tempesta, che le intimano di arrestarsi, di tornare indietro, di provare un’altra strada. La domanda è: fino a dove si potrà spingere, questa nave? Puntiamo a qualche obiettivo oppure viaggiamo alla rinfusa senza sapere cosa ci aspetta al di là delle nuvole? La Terra ed il mare sono finiti e prima o poi, se non attracchiamo, ci perderemo nell’oceano.
"...Oggi voglio raccontarvi tre storie. E come ogni storia che si rispetti, ognuna di esse inizierà con un "C'era una volta"...
C'era una volta un esploratore, anzi un conquistatore. Un giovane orgoglioso, di bell'aspetto, con barba e baffi curati, era nato in Spagna, a Medellin, attuale regione dell' Estremadura, 34 anni prima di quel giorno dell'autunno del 1519.
Il suo nome era Hernàn Cortes..."
Una lezione che noi, popolo bianco, occidentale, non abbiamo mai appreso e neanche provato ad ascoltare. Abbiamo definito quei popoli ‘primitivi’, soltanto per l’idea che la vera civiltà fosse la nostra, fondata sulla tecnologia, sull’economia e sull’individualismo dell’essere umano indipendente dalla natura.
"...Siamo decollati tanti anni fa nel nostro viaggio di crescita, siamo sempre stati tranquilli passeggeri, comodamente seduti leggendo quotidiani abbiamo fatto un sacco di strada, c'è stata qualche perturbazione ma le hostess ci hanno coccolato e rassicurato, nel complesso il volo è andato alla grande. Ora dobbiamo prepararci ad atterrare..."
"...Che la lettura di questi paragrafi vi possa far riflettere su ciò che sta accadendo nel mondo e sulla visione che la famosa bambina con l’impermeabile giallo ha del problema più grande dei nostri tempi: il riscaldamento globale..."
"...L'economia del futuro non può essere degenerativa come lo è stata fino ad oggi. Non possiamo più permetterci di ricercare la costante crescita del PIL, non possiamo più permetterci gli sprechi, non possiamo più permetterci il lusso di non riciclare e riutilizzare ogni singolo oggetto che è stato prodotto. Le risorse stanno finendo, la Terra si sta riscaldando, il cambiamento climatico produrrà ingenti danni all'umanità e al pianeta stesso..."
Il sistema solare, analizzato nello scorso articolo, quindi offre poche alternative interessanti; ma subito fuori cosa troviamo? C'è qualche bel posticino in cui possiamo andare? Nella Via Lattea ci sono centinaia di miliardi di stelle con rispettivi sistema orbitali, e nell'universo ci sono circa 2000 miliardi di galassie, quindi...
C'era una volta un mito.
"Le cose devono andare peggio prima di poter andare meglio". All'inizio degli anni novanta gli economisti Grossman e Krueger scoprirono che con la crescita del PIL l'inquinamento prima aumentava e poi diminuiva, con un andamento rappresentabile da un grafico a forma di U rovesciata detto curva ambientale di Kuznets.
"Quando la vostra casa è in fiamme, non vi sedete a parlare di come potrete ricostruirla per bene quando avrete domato l'incendio. Se la vostra casa è in fiamme, correte fuori e vi assicurate che siano tutti in salvo mentre chiamate i vigili del fuoco"
Tra il 1950 e il 2020 la popolazione globale è triplicata, il PIL mondiale è cresciuto 7 volte, il consumo di acqua è triplicato, l'uso di energia è quadruplicato, l'impiego di fertilizzanti è decuplicato.
"Nel tempo di una sola vita, l'umanità è diventata una forza geologica su scala planetaria, di conseguenza ha una nuova responsabilità nei confronti del pianeta" Will Steffen.